Il ricamo al chiacchierino è un tipo di arte manuale che vanta un discreto seguito in varie parti del mondo, ma è sconosciuto ai più.
Le sue origini risalgono agli inizi del 19° secolo.
Fra i termini più comuni per indicarlo, oltre a
chiacchierino, ci sono
tatting,
frivolité,
occhi.
Il chiacchierino "classico" si lavora con una o più navette (dipende dallo schema): i nodi possono essere eseguiti in modi leggermente diversi fra loro a seconda di come la navetta si muove rispetto alla mano che tiene il lavoro.
La difficoltà d'esecuzione è probabilmente causa della sua poca diffusione, a vantaggio di altri strumenti più comuni per il ricamo come l'uncinetto o l'ago.
Il metodo migliore per imparare è di essere istruiti direttamente da una persona con lunga esperienza e che abbia la pazienza di insegnare un'arte così delicata e complessa al contempo.
In mancanza di un'insegnante, il web può correre in aiuto dei più tenaci!
Negli ultimi anni si è diffusa in maniera capillare grazie anche al passaparola sul web, una nuova tecnica per eseguire nodi e pippiolini: il chiacchierino con l'ago. L'ago utilizzato ha una forma allungata e non punge, e il suo utilizzo è molto più semplice ed intuitivo rispetto alla navetta.
La differenza fra i due strumenti è sostanziale: il ricamo lavorato con l'ago risulta essere meno "sostenuto" e preciso rispetto a quello lavorato con la navetta. Inoltre, c'è poca reperibilità di schemi dedicati anche se molti schemi per navetta possono essere adattati per l'ago.
La scelta fra i due strumenti dipende quindi dal gusto personale, dalla pazienza che si ha e dai risultati che ci si aspetta di ottenere.
Il chiacchierino non è solo centrini, tovaglie... le sue possibilità sono molteplici, e le tecniche più sofisticate permettono di creare veri e propri capolavori di artigianato.
Giodina (ladyladybug)
Edited by lell@ - 7/11/2017, 16:33
